La Saga di Accozzolo, parte VIII

Col volto paffutello rivolto verso il cielo, Interessantola invocava gli antichi dèi perché lanciassero un segnale: lei pensava a un meteorite infuocato, magari, che piombasse dritto su quell’Università in cui al concorso si era presentato soltanto il figlio del professore. Però, ripensandoci, decise che l’arma batteriologica contro gli accozzati dell’Universo poteva essere più efficace e anche le divinità del Bosco sarebbero state più contente, perché così ci sarebbe stato spazio, poi, per le sue creature: Cinciallegre Precariole, Orsetti Disoccupelli, Scoiattoli in CIG (Cassa Integrazione Ghiande), e, ovviamente, i Nanetti Diversamente Abili con la pensione d’invalidità da abuso di sostanze stupefacenti (riconosciute necessarie per il trattamento del disordine post-traumatico da mobilità).

Sempre che qualcuno di loro non fosse risultato immune, magari perché non ancora divenuto pienamente Accozzolo: ad esempio quelli del lavoro contro il voto di scambio, come accadeva in una remota periferia dell’Impero. Il grosso errore, borbottava meditabonda Interessantola, era stato quello di farne uno spot televisivo, perché dappertutto accadeva, ma mica tutti erano così mentecatti da vantarsene!

Comunque, mentre la nanetta con il curriculum vitae più interessante del Bosco conosciuto rifletteva sull’arma batteriologica, su una invasione di locuste giganti o di troniste urlanti di Maria de Filippi che avrebbero potuto renderla sorda, almeno, alle cose che le toccava sentire (non ultimo quel nano di una certa età e posizione sociale dovuta a precedenti cooptazioni, nome che quelli “studiati” danno alla pratica dell’accozzo, che le aveva detto qualcosa tipo “e però, all’estero di lavoro ce n’è, basta spostarsi….”), nel resto del piccolo mondo nanettoloso le cose precipitavano.
Sempre più commentatori politici, con l’eskimo nell’armadio e un reddito mensile superiore a quello annuo di Onestolo, di solito provenienti dal mondo della sinistra extraparlamentare (nel Fantabosco le riunioni del Parlamento si tenevano dell’aiuola centrale con la fontana da un milione di eunani che zampillava a più non posso, anche in tempi di siccità), parlavano di un misterioso fenomeno chiamato “recessione”.
Misterioso per loro, s’intende. Certo non per Interessantola, e nemmeno per Onestolo: i due nanetti non si erano mai sognati di comprarsi una borsa Nanett Vuiottonz che costava come un mese di part-time (questo sconosciuto) o magari un paio di scarpette con il rialzo interno e i chiodini sotto, che praticamente tutto il Fantabosco aveva ai piedi: dalle sciampiste ai nanerottoli adolescenti, quei 7 cm. di tacco (nascosto, perché finesse oblige) facevano gola a tutti, d’altronde li aveva anche il capo del Governo Del Fantabosco.
La “recessione” non colpiva ovviamente Rolexolo, Hoganolo e Burberrolo, che, appena rientrati dalla vacanza alle Fiabochelles già meditavano quale automobile acquistare: il cassonetto su 4 ruote da parcheggiare in terza fila davanti al Fighetto Cafè o la mini macchina che costava come una station wagon e consumava altrettanto, ma vuoi mettere “che bellina”?

La cosiddetta “crisi” sembrava un’esagerazione anche al candido Accozzolo: lui, vincitore di un concorso pubblico e detentore di uno stipendio mensile, di tredicesima, quattordicesima (oggetto non identificato: Interessantola una volta gli chiese se era qualcosa che si mangiava) e buoni pasto, svolgeva diligentemente il suo lavoro.
Per quanto fosse così pesante (dover andare fino alla sede sulle proprie gambe, timbrare e fare presenza), circa 2 ore nette al giorno e il resto a sbrigare le commissioni in Posta per la mamma e a cercare su Nano-Bay gli esemplari di statuine di Capodimonte che le mancavano, comunque gli permetteva una certa tranquillità e la convinzione di vivere, appunto, in un mondo di fiaba. Soltanto una cosa lo disturbava un po’: il desiderio di conquistare la nanetta del suo cuore, che invece gli preferiva Onestolo.
Il quale, con un lavoretto in scadenza di contratto, aveva visto alcuni altri nanetti come lui essere assunti con chiamata diretta in una società pubblica, dunque facente parte della stessa Pubblica Amministrazione Nanettolosa in cui lavorava, ad esempio, Accozzolo: e nonostante ciò guardava il mondo con occhi buoni e fiduciosi.
Interessantola, che già si stava innamorando, decise che sarebbe stato meglio nascondergli il suo lato oscuro,e cioè la sua sindrome borderline da personalità multipla, che spesso l’aveva messa nei guai. Ricordava con inquietudine, ad esempio, quella volta che…
[to be continued]

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