È domenica,siamo in recessione. Mabbà? (Davvero, NdR). Meno male che
l'Istat se n'è accorto,ma soprattutto meno male che Diegoarmando e
Giggirriva, quasi 5 anni, ne hanno una percezione assai relativa.
Il non
acquistare tutto quello che vedono, dallo squalo spruzza-acqua al
gelato quotidiano, è sempre abilmente spacciato per fondamentale
principio educativo (e ovviamente è
così, quindi i pedagoghi da Sparta alla Montessori, ma anche quelli
della porta accanto, possono andare in ferie, eh).
Il risultato sono le
polemiche quotidiane:"ma sempre no! Dici sempre no e no!". Segue
spiegazione, possibilmente dell'ingegnere cattocomunista,uno che farebbe
sbroccare Giobbe. Segue apparente mansuetudine dei nani e la
distruzione del lavoro fatto ogni volta che si palesa una nonna-schiava.
Che si debba essere sobri e comunque grati di quel che si ha è
evidente, razionale, luminoso come il sole sotto il quale arranca in
spiaggia l'ennesimo venditore ambulante. Giggirriva domanda, con la sua
solita tonalità da mezzosoprano:"Mamma, ma perchè tutti quelli che
vendono le cose sono marroni?"
Spiegargli le disuguaglianze, le
ingiustizie, la povertà e il destino cinico e baro che ti fa nascere in
una parte del mondo piuttosto che in un'altra mi pare eccessivo, perciò
sintetizzo. E compro due utilissime bandane da pirata, alla faccia della
decrescita "serena" (non più "felice", perchè perfino Latouche è
diventato prudente e ha scalato di aggettivo).
Buona domenica a tutt* Etichette: bambini, decrescita, famiglia italiana, francesca madrigali, gemelli, la domenica della Sora Franca, mamme, recessione