Abbiamo avuto tutto (primo giorno d'estate)

È estate, finalmente. In spiaggia ho comprato i braccialetti per tutti, grandi e bambini. E mi sono resa conto ancora una volta che abbiamo già avuto tutto, cos'altro vogliamo?
Abbiamo avuto anelli d'argento e orecchini di madreperla, anellini per i piedi e cavigliere; ancora prima gli elastici per capelli o le fascette, i finti panama, i sundek che usavano i maschi. Perfino i juke-box abbiamo avuto, secoli fa; poi le discoteche, numerose. I free drink in posti dai nomi improbabili per una discoteca come L'Aquilone o Sa Launedda confudenzialmente detta "Salla" o evocativi come Tsunami. Andavamo a ballare, perfino. Uscivamo molto, con le facce imprudentemente arrossate e i brillantini quando si usavano, altrimenti no. E poi le borsette piccole, i top senza spalline, l'evergreen del pareo o della borsa per il mare diversa ogni anno. Il panino con la mortadella, la focaccia al pomodoro e i panini alla cipolla. E i libri, quanti. Abbiamo avuto tutto, insomma, e soprattutto abbiamo avuto il tempo e ce l'abbiamo ancora; ma i pensieri leggeri, quelli non li abbiamo quasi più.

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