Scritte oltraggiose a Cagliari/2. Dopo le ragazze, gli omosessuali!allora, questo secchio di vernice arriva?

Vi ricordate l'ammonimento del misterioso predicatore (sic!) a metà tra il bon ton e l'evidente rosicamento per i costumi altrui, quando intimava alle ragazze di Cagliari di non vestirsi da puttane?  Anche io sono una (ex?) ragazza e comunque appartengo a quel genere che il mentecatto (in rappresentanza di più ampia e trasversale lobby dei benpensanti, certo) si sente autorizzato ad istruire, peraltro imbrattando i muri. 

Non c'è bisogno però di appartenere a una particolare categoria, o genere, o schieramento ecc., per rimanere colpiti, e preoccupati, per la scritta che ho fotografato oggi. E' piuttosto vecchia, e anche qui nessuno si è preoccupato di cancellarla: cosa che non spetta ai cittadini, ovviamente, ma alla pubblica amministrazione, e con molta più urgenza rispetto anche a certi (oggettivi) scarabocchi di altro genere sparsi per la città. E' una questione di civiltà: l'amministrazione dovrebbe dare un segnale forte - e pubblico- contro questi schifosi messaggi di odio e intolleranza

Così come qualcuno dà della puttana preventiva alle donne, qui abbiamo una sorta di GPS dell'omofobia, una toponomastica dell'insulto che gli omofobi considerano peggiore: gay. Già che c'era, l'autore poteva scrivere frocio o checca, termini che più si addicono al contenuto delatorio- offensivo del messaggio. Che sia vero o no, a noi non importa, ovviamente: importa invece il fatto che l'omosessualità sia sempre considerata un insulto efficace, che la scritta sia lì da molto tempo, che la delazione vigliacca ricordi tempi storici molto brutti e un clima sociale e culturale favorevole o perlomeno tollerante nei confronti di queste espressioni di intolleranza. 

Io ho del tempo libero e mi piace molto tinteggiare: rinnovo quindi la mia offerta di cancellare personalmente quelle scritte offensive. Allora, questo secchio di vernice e tutto il nècessaire arriva o no?

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