Pensierini del dopo-elezioni amministrative. Volevo elaborare una riflessione articolata, profonda, pregna (?) di idealismo ma anche di cinismo, realistica e intelligente, insomma da donna di mondo. Invece tutto quello che mi viene è un sentito “NEEH”! dal cuore, con tanto di gestaccio davanti ai manifesti elettorali di questo o quello (ma più di questo che di quello, confesso).
Riepilogando: le amministrative in Sardegna sono state una bella sorpresina per il nonno Silvio, che ha visto passare il suo feudo gallurese alla lista civica anti-berlusconiana (addirittura
definita il CLN de noantri, cose da pazzi) dopo qualche anno di regno del suo medico personale Nizzi, per sostenere il quale l’arzillo premier è pure calato in Gallura.
A Cagliari niente inni e marcette da jingle pubblicitario, perché Silvio non si è visto. Deve aver immaginato l’inimmaginabile, lui che è sempre più avanti degli altri, e cioè che dopo molti anni il centrodestra, con il riformatore Massimo Fantola andrà al ballottaggio con il centrosinistra, che peraltro schiera un candidato di Sel e non del Pd (da cui, qualche mese fa,altri momenti di riflessione profonda culminati nell’esito monosillabico di cui sopra): Massimo Zedda, 35 anni e un faccino giovane, ma giovane, poveretto, in una città vecchia che si spacca. Nonostante ciò il giovanotto –figlio d’arte, già con una certa esperienza alle spalle - è riuscito a staccare l’avversario di pochissimo, impresa eccezionale in una città in cui, è noto, spopolano le tre M (medici massoni e mattoni) e talvolta, pare ma è solo un venticello, che i voti, in certi quartieri, si possano pagare (esatto: come una ricarica telefonica, una bolletta del gas eccetera).
Ma la cosa interessante è che qualcuno cerchi di far passare il messaggio che votare il giovane Zedda sia inutile, perché grazie al voto disgiunto i candidati dell’opposto schieramento sarebbero comunque in maggioranza, dunque l’eventuale sindaco vendoliano non avrebbe la maggioranza. La chiamano l'antra zoppa, ed è una specie di leggenda metropolitana, una bufala colossale, come i coccodrilli nelle fogne di New York, le catene di Sant’Antonio, le profezie dei terremoti o i gatti neri che portano sfortuna: il vincitore avrebbe comunque la maggioranza perchè il "premio"non va al perdente che non supera il 50% dei voti delle altre liste, vedi il consiglio di Stato.
Quindi è importante votare al ballottaggio, magari sostenendo un cambiamento dopo milioni di anni della stessa politica in diverse salse (e poi, vuoi mettere la soddisfazione di tenere d’occhio un sindaco nuovo, con idee interessanti, proposte condivisibili, aspettandolo al varco?, con simpatia s’intende).
Personalmente, l’unico coccodrillo che temo è il peluche lungo un metro e mezzo dei miei figli, le “catene” rompiballe con me sono sempre morte, viso in una terra antisismica -giova ricordalo agli elettori, eh- e ho avuto per vent’anni un gatto nero che ho amato alla follia: quindi la conclusione finale è sempre un NEH! di cuore a chi sta cercando di confondere le acque in un momento delicatissimo come una competizione elettorale. E vinca, ca va sans dire, il migliore :)
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