Ma no, non è un simpatico modo di descrivere le mie “piccole pesti”: alle quali auguro di vivere in un paese migliore (non necessariamente il nostro, va bene anche Marte).
E’ solo uno dei dettagli emersi dalle intercettazioni che riguardano la storiaccia di appalti e corruzioni che sta intorno al terremoto dell’Aquila (gli avidi protagonisti si attivano subito, appunto perché bisogna approfittarne, mica c’è un terremoto al giorno, appunto). Protagonisti, i vertici della Protezione civile, i soliti faccendieri, le solite escort, i soliti intrallazzi.
Al solito. Mi sembra inutile gridare allo scandalo e basta, anzi sussurrare, chè di voce non ce n’è più molta e comunque abbiamo tutti di meglio da fare: però penso al mancato G8 in Sardegna, alle vicende dell’Alcoa e dell’Euroallumina nell’isola, in generale (vale per tutta l’Italia) alle persone dotate di diritto di voto (DIRITTO, in questo caso anche POTERE) che hanno scelto chiaramente una certa direzione, uno stile, diciamo una certa way of life alle ultime elezioni nazionali e regionali.
E mi chiedo come andranno le prossime regionali di marzo in Italia, o le prossime comunali qui da noi, fra mostre dedicate alla Barbie, sgomberi forzati di extracomunitari che però pagano l’affitto, opuscoli sul galateo per le scuole, finanziamenti milionari agli oratori cattolici eccetera.
Scommettiamo che….?Etichette: Italia, pessimi e orridi, politica, vabbè