« Io ho voluto bene al pubblico italiano e gli ho dedicato inutilmente cinque anni della mia vita. Faccio questo non perché sono stanco della vita (tutt'altro) ma come atto di protesta contro un pubblico che manda "Io tu e le rose" in finale e ad una commissione che seleziona "La rivoluzione". Spero che serva a chiarire le idee a qualcuno. Ciao. Luigi. »
Così Luigi Tenco al Festival di Sanremo del 1967, poco prima di uccidersi con la sua pistola.
Non oso pensare a quale tipo di protesta avrebbe potuto pensare, nei confronti di un pubblico che manda in finale Pupo ed Emanuele Filiberto. E la mia non è una critica musicale (anche perchè il brano mi è parso orrido, banale, e ho cambiato sui Teletubbies appena ho sentito il savoiardo intonare "amo la mia cultura, la mia religione", sic!).
Come al solito, è l'Italia, bellezza!Etichette: Italia, musica, storie