Tutti hanno un sogno.

Il sogno è quello di Noemi Letizia, quella che finto-ingenuamente apostrofò il premier Silvio Berlusconi con l’ormai celebre “papi”. La ragazza, ovviamente, sognava di fare spettacolo e ora il suo legittimo desiderio sta per avverarsi: è pronto per lei un provino in RAI. Cioè non Mediaset, non Sky, non un libero imprenditore che provina e assume (perché l’assunzione si dà per scontata, eh) chi gli pare, e ci mancherebbe altro, ma l’azienda televisiva pubblica italiana.

A questa azienda noi paghiamo un balzello annuale, il famoso canone, di per il quale girano tanti simpatici spot, forse per farci meglio digerire il fatto che a fronte di una offerta televisiva scadente e lottizzata politicamente (il che, ripensandoci, ha pure un senso, visto che la politica è intrattenimento) siamo obbligati a pagare un tributo assimilato a una tassa dello Stato, come, che so, quella sui rifiuti urbani o simili.

Insomma: pago i miei cento euro e passa e oltre alle stelle che ballano, ai pacchi e contropaccotti, ai culi fuori e alle annunciatrici robotiche potrebbe capitare di contribuire al cachet della diciottenne (?) di Casoria.

Niente di personale, e nulla da obiettare sulla ragazza papesca, tutti noi abbiamo un sogno: il mio è quello di mandare affanculo la RAI!

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