L'uomo con il bilancino ricorda certi bottegai di una volta e quelle bilance vecchie, di solito rosse, con i piattini in cui soppesare la merce mettendo un pesetto dall'altra parte; io li ho conosciuti, sono di varie misure e fanno da contrappeso, appunto, a qualcos'altro.
L'uomo con il bilancino fa la stessa cosa, precisa precisa, non tanto con i legumi o con l'oro a peso, ma con i sentimenti.
Cioè: ho provato un tot di emozioni facendo così, mentre l'aspettativa era cosà, il risultato finale non fa quadrare i conti, insomma non rispetta il calcolo millimetrico (e un po' ingenuo) della mia mente bacata. E' una evoluzione del “pensavo fosse amore e invece era un calesse”: in questo caso qualcosa è andato storto nella lista della spesa diligentemente compilata dall'omino, con componenti bizzarre tipo: questi sono i pro e questi i contro della nostra relazione, ho verificato e ho visto che i secondi superano i primi, quindi non può funzionare.
Caratteristica dell'uomo col bilancino è di essere recidivo, nel senso che la lista della spesa e il suo immaginario di ciò che dovrebbe essere cambiano, anche se di poco, insomma “su tanti” (la quantità giusta) per andare, tornare, fare un passo indietro, tentennando nel frattempo, arrivando al traguardo con immane fatica (se trova ancora qualcuno che l'aspetta, si intende)...e poi cambiando idea, perchè (vedi sopra) la realtà non corrisponde alla sua idea, ma soprattutto al suo calcolo.
Boh: io non ci capisco granchè, mi limito a registrare questa tipologia umana da inserire nella mia personale casistica. Sono indecisa sotto quale voce, però: mania del controllo o banale scempiaggine?Etichette: amori, pensieri e parole, uomini e donnole