* [Nel senso, ovviamente, di quel mitico settimanale con titoli enormi tipo: “Infermieri sciacalli 'vendevano' alle imprese di pompe funebri i morti in ospedale e coi lauti proventi della bustarelle organizzavano festini a luci rosse nelle camere mortuarie”]
Spiaggia assolata, in piena estate: mi si fa notare che la mia scorta di giornalacci di gossip e riviste “femminili” (sic!), è "roba brutta, perchè perdo tempo in queste letture"?
Ora, a parte che titoli tipo “Milly Carlucci: sorrido sempre ma devo fare i conti con una spina nel cuore oppure "Max Rosolino: ho chiesto a Natalia di darmi un figlio maschio" nonché “Celin Dion e il suo....secondo figlio in vitro” esercitano su di me un fascino perverso da sempre, rimango convinta che questo tipo di atteggiamento un po'censorio sia fondamentalmente snobistico, ma del tipo peggiore, quello dei parvenu della cultura, cioè quelli che ad agosto, in spiaggia, devono farsi vedere con un libro di Kundera in mano, perchè fa intelligente.
Io, che ho una grande curiosità in generale, non vorrei privarmi di nulla; sorrido pensando che la qualità è essenziale ma anche la quantità aiuta a capire molte cose e che è grazie agli innumerevoli libri di Stephen King o Agatha Christie letti in gioventù se oggi amo la raffinata Fred Vargas; leggo (a dir la verità sfoglio) volentieri i giornalacci ma uno dei miei libri della vita è Memorie di Adriano della Yourcenar, che peraltro ho tentato invano di far leggere al censore di cui sopra.
Quindi attenzione,criticoni, perchè fra il modello “sciampista che guarda Amici di Maria” e si compra solo le riviste in cui campeggiano le foto dei tronisti e l'intellettualoide che cita Kant e disquisisce per ore della “decrescita felice” c'è una terza via, probabilmente anche una quarta o quinta e chi più ne ha più ne metta, forse meno intelligente, certo non così noiosa, per fortuna ampiamente disintossicata dallo snobismo.Etichette: culturalmente parlando, la Regina Madry, lettura, pensieri e parole