Come si può intuire, la dimensione della panza (in senso esistenziale e non strettamente fisico, eh, anche se la questione ha un suo peso) è un grosso cambiamento nella vita di una donna, soprattutto se primipara attempata. Eh già: come dice la scienza medica, l’Istat, la sora Giuseppa e più o meno chiunque abbia dai 55 anni in su, “ai miei tempi i figli si facevano prima, io avevo 22 anni e a 28 avevo finito” (con cosa, scusi?). Ora si fanno a 35, minimo, e come mi dicono sin dall’inizio, “lei è giovane, poi si può fare anche il terzo”.
Ammazza, fatemi almeno vedere i prodotti finiti, no, e capire se hanno davanti un luminoso futuro da tronista o da commercialista, no? Poi, eventualmente, si vedrà. Il problema, ho capito, è il trauma da maschio: se poi sono due, insieme, il lieto evento si trasforma in una occasione di irresistibili commenti, ad esempio durante il momento topico delle ecografie in ospedale.
Il coro greco di medici, dottoresse, specializzandi, ostetriche, infermiere, commenta davanti al monitor: “ecco, vediamo….sono due! vedi la testina….che bellini! Ma…questo è un pisellino, e l’altro? Vediamo….”
REGINA MADRY: “sono due maschi, è quasi certo….”
CORO GRECO: “ ah, tutti e due maschi?.................................
……………………beh, pazienza……”.
REGINA MADRY: “….?”
A questo aggiungete che alcuni, ad esempio il Re padre, hanno chiesto fino al sesto mese, anche dopo il referto attestante la mappa genetica dei ragazzini, se per caso non ci si fosse sbagliati e magari il pisellino visto nell’ecografia non fosse, magari, un dito.
REGINA MADRY: “no, papà, è ormai sicuro, sono due maschietti”
RE PADRE: “…vabbè, pazienza, magari poi ti fai la femminuccia, eh?”
La Regina Madry ha notoriamente un animo romantico, anche se le amiche, da 6 mesi a questa parte, le fanno notare quanto sia più orrenda del solito: ma gli ormoni fanno il loro lavoro e lei continua imperterrita a segare con piacere le colossali scemenze che il suo “stato” ispira a molti che la incontrano.
Le più tremende sono le donne, sia per l’ossessione di replicarsi in un’altra femmina che per l’opposto (e confessato) desiderio di allevare bamboccioni, non sarà difficile capire quanto si diverta la vostra Regina.
DONNA 1: “due maschietti?ah, che fortuna! Vedrai, sarai la regina della casa…perché i maschietti sono tutti per la mamma, guarda c’è un legame particolare, quasi morboso”
REGINA MADRY (con un comprensibile brivido lungo la schiena): “beh, forse dipende da come li educhi….”
DONNA 2: “ no, no, è sicuro, i maschi sono così! e soprattutto danno molti meno problemi delle femmine, neanche a paragone!”
REGINA MADRY: “….!”
Madry non è minimamente attrezzata, anche emotivamente, per fare la “vera” madre, l’icona di mammitudine che ti ottenebra il cervello fin dalla prima ecografia, quando vedi nel monitor una roba bianca indistinta che sembra un avvistamento degli UFO negli anni 50. Davanti a scene da sala d'aspetto tipo “ma lei ha già pronto il corredino perché io sto facendo una copertina con l’orsetto celeste che tiene il palloncino e le ochette e il ricamo sotto e la maglia rasata” la risposta, un po’ smarrita, è puntualmente: “i due orfanelli non hanno ancora neanche un body, c’è tempo”.
Seguono sguardi di disapprovazione: come, neanche il body? E la valigia pronta per l’ospedale, manco dovessero nascere con 4 mesi in anticipo (signore, ma sapete cosa vorrebbe dire?).
Madry trasecola nel leggere e sentire le dichiarazioni delle mamme VIP e non: “essere madre è fantastico…mi sveglio la mattina e mi perdo negli occhi della mia piccola” (e non ti sei ancora ritrovata, esattamente, pare).
Per fortuna il mondo è pieno anche di gente normale: il mio medico, ad esempio, per farmi capire il peso dei ragazzini, a un certo punto mi ha spiegato che erano come due bistecche fiorentine, aggiungendo che di solito le signore si arrabbiano perché il paragone non piace. Io l’ho trovato assai efficace, spiegandole che pensavo a loro come a due grosse banane; e quando anche Azzurro ha aggiunto, scrutando l’ecografo: “e magari si scaccolano, anche!”, l’immaginario dei due prossimi genitori si è rivelato in tutto la sua prosaicità.
Madry è ancora una donna, insomma: piuttosto infastidita dai piedi gonfi, che vive come un affronto personale all’estetica complessiva del suo corpiciotto, e comunque divertita dal suo sembrare, poeticamente, un pinguino zoppo che arranca su due meloncini.
Gli stessi che metterà a bagno da domani, andando finalmente in vacanza: rimandando al suo rientro il resoconto dell’Ikeizzazione della sua casa, fatta di sudore della fronte (di Azzurro e di qualche sventurato che si è prestato a darci una mano, ma soprattutto di Madry che, si sa, è un impareggiabile direttore lavori), e il tema epico della scelta dei nomi, non ancora pienamente compiuta. (seguono altri commenti di disapprovazione: ma li vogliamo lasciare figli di nessuno? Saranno gli unici che al nido non avranno il nome sul braccialetto? Ma come, non avete deciso? Ah, e come fate, scegliete un nome a testa? a tutto ciò, di solito rispondo che siamo indecisi fra l’abbinata Kevin e Alan e quella Claudiano e Valeriano).
Comunque, a tutti buone vacanze, sperando che siano tali: un “vacuum”, un vuoto che ci rilassi e ci faccia, perché no, anche un po’annoiare, così da ributtarci nella mischia con nuova energia (soprattutto se è vero quello che le signore Giuseppa di tutto il mondo ed età mi dicono, simpaticamente: “due gemelli?! USCIRAI FUORI DI TESTA!”).Etichette: amori, Azzurro, dimensione panza, gli scarrafoni, la Regina Madry