A volte basta una canzone

A farci sorridere per tutto il giorno. L'ho sentita stamattina per strada, suonata da un ragazzo che chiedeva due soldini in cambio (ma anche no, tanto la cantava lo stesso e pure un pò stonato). Mi è rimasta in mente, e dire che non ascolto Battisti da tanto tempo e un pò lo associo a certe melodie tristi di fari spenti nella notte per vedere se è poi così difficile morire (ma per carità...tiè!).

Mi è venuto in mente, anche, che do sempre volentieri qualche spicciolo a chi suona per strada: fisarmonica, violino, chitarra eccetera. Anche a chi non suona, in verità.
E non perchè sia o mi senta particolarmente buona e caritatevole, ma semplicemente perchè li ho e glieli voglio dare. Non ci sono grandi spiegazioni, come quelle che con mio sommo imbarazzo mi danno invece le persone che si incattiviscono verso chi chiede l'elemosina.
L'ultimo episodio mi ha letteralmente lasciata senza parole (e non è facile, vi assicuro): una gentile signora, visto lo storico accattone che bivacca con i cani in una delle vie principali della mia città mostrando il cartello "non ho soldi per vivere e per mangiare", ha esclamato: "ebè, crede forse che spuntino dal marciapiede, i soldi?!".

Ci sono rimasta male: ho capito che non lo diceva per cattiveria vera, quanto per disprezzo verso i marginali, quelli senza lavoro e che non ce l'avranno mai, per una sorta di odio sociale che sempre si indirizza verso i "borderline" ai margini della società. Come se queste persone potessero mai essere "assunte" da qualcuno, come se avessero una scelta.
Oppure quelli che dicono "no, i soldi per la droga non glieli do": toh, improvvisamente siamo tutti dei novelli Muccioli o Don Ciotti e compagnia bella.
Non sarà invece la recondita speranza di vederli sparire dalla nostra vista, questi poveracci?

Vedete un pò cosa può fare una sola, innocente, e bella canzone suonata per strada, sotto il sole.

(Lucio Battisti - la collina dei ciliegi)

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