10 settembre 2008, Ginevra. Il Big Bang è stato attivato, e alla facciaccia dei Nostradamus d’accatto il mondo non è finito, perlomeno a Cagliari.
Fateci caso: ad ogni scadenza importante le cugurre (= uccellacci del malaugurio in slang) si fanno vive, con una netta predilezione per le date pari (tipo il 2000 e così via) o gli anni bisestili, anche se nulla le manda in un brodo di giuggiole come gli esperimenti scientifici, manco fossero tutti il Dott. Mabuse o Viktor Frankestein (quello di Mel Brooks però), o un librone tipo L’Ombra dello Scorpione di King.
Mentre ieri leggevo del lampo di protoni, io che sono ferma alla mela di Newton, pensavo con un po’ di disappunto che se oggi in un unico abbagliante lampo bianco fosse finito il mondo, sarei sparita senza fare alcune cose fondamentali che non ho ancora fatto, fra le quali trovare il modo per ascoltare i miei vecchi vinili, andare a New York, finire Guerra e Pace (in catalessi sul mio comodino, lo ammetto), mettere gli orecchini nuovi che mi ha regalato un’amica, cose così…
E voi, cosa vorreste fare prima della (lontanissima) fine del mondo?(la foto è di F.Sanna)Etichette: il mondo, oui c'est moi, pensieri e parole