Cose di questo mondo


Ho visto cose che voi umani potete benissimo immaginare.
Ho intervistato l’ex segretario di un partito italiano piccolo ma molto importante (definirlo leader mi pare un po’ troppo, anche perché nel suo ex partito ce n’è un altro, quello vero), che è passato dalla missione di tutelare i diritti umani e di portare avanti importanti battaglie di civiltà come il testamento biologico, la libertà di cura e di ricerca scientifica, l’abolizione della pena di morte eccetera, a quella di far calare le tasse e snellire la burocrazia, cercando nuove “interlocuzioni” (dire “alleanze” pare brutto).
Dalla liberalizzazione delle droghe all’imprenditorialità, insomma, meglio se di un certo livello e con un po’ di esposizione mediatica. Perché, ha affermato un po’ infastidito dalla mia domanda in merito, “gli accordi di governo si fanno sulla politica estera e sull’economia, gli altri temi- come i diritti civili- appartengono sempre ai cittadini e al Parlamento”. Io il politichese non l’ho mai tanto capito, vabè.
Mi sfugge il percorso, ma tant’è: durante l’intervista ero più concentrata sul fatto che questo presunto giovane politico (la presunzione si riferisce sia alla gioventù che allo status professionale, poiché è stato il più giovane segretario di partito in Italia, poi i “vecchi” sono nuovamente subentrati, e meno male) avesse clamorosamente sbagliato il tono e soprattutto la quantità del fard.

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