Ancora tu...ma non dovevamo vederci più?


Qualche sera fa ho incontrato una ragazza che non vedevo da tantissimo tempo. Mi ero dimenticata di come fosse, ed è stata una bella sorpresa, venata di tenerezza e anche un po’ di genuino stupore. Questa ragazza ha 23 anni, e si trova nel brutto mezzo di una crisi personale che la fa sentire come una caramella Polo: “quella con un enorme buco in mezzo”.
Ovviamente la causa di tanto dolore, mi racconta con un sorprendente sorriso, è una spaventosa delusione d’amore, terribile e meravigliosa come solo a quell’età può essere. E’ la stessa età in cui molte delle nostre madri erano già sposate con figli e per queste cosucce non avevano tempo; eppure prestandole attenzione ti accorgi che per lei non è affatto una cosuccia, ma un evento dal quale non tornerà più indietro. Mi racconta con affilata lucidità di come sia stata lasciata e degli errori che ha commesso, e di come sia stato peggio rendersi conto quasi subito che il ragazzo che ama non è quello che lei pensava, ma uno tutto sommato normale, che ha avuto paura di un sentimento che cresceva, cresceva, e li imprigionava. E ci vuole coraggio per vivere una passione che ti scava due occhiaie nere in faccia, che ti fa vedere la vita degli altri da dietro un vetro, che ti toglie il respiro, il sonno e qualsiasi inibizione, che continua dopo mesi e anni a bruciare, di cui vedi il riflesso negli occhi un pò vigliacchi di chi ti ha lasciato e non si stacca da te, perché semplicemente non gli è possibile. Finchè non capisce che lo strappo netto è l'unica soluzione, e ha ragione, perchè dopo un pò smette di amarla. Nel frattempo, lei smette di dormire, sostiene 7 esami in meno di un anno e mi dice che capisce quelli a cui amputano un braccio. Continuano a sentirlo, dice, come io continuo a sentire la presenza di lui.
Mi sono sentita onorata da tanta confidenza, e anche molto fiera di lei: che piange molto spesso, ma sa prendersi in giro, che intravede i perché delle cose, aiutata da una potente razionalità che non contrasta affatto con la sua immensa capacità – e necessità- di amare. Dice che ha ancora dei sogni, di sposarsi e avere dei figli, soprattutto di “vivere un amore splendido” come quello che le è capitato, ma con qualcuno che sappia, semplicemente, vivere. E infine mi dice una cosa sorprendente: che tutto sommato, lo vorrebbe ringraziare, quel ragazzo che l’ha amata e poi lasciata con un po’ di vigliacca crudeltà, perché senza di lui non sarebbe quella che è ora. E io so per certo che è vero.

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