
Una colonna infinita di auto che brilla al sole. Dentro le scatolette metalliche, centinaia di protosardi incazzati, annoiati, stanchi e nonostante ciò decisi a raggiungere ad ogni costo la spiaggia con i fenicotteri rosa (i quali, per inciso, si sono stufati e si nascondono alla vista), forse per prendere una boccata d’aria, forse per far spaziare lo sguardo un po’ lontano, almeno qualche volta. Non sembra infatti essere migliorata la vita né avanzata la tecnologia né tantomeno progredita la civiltà dai tempi dei nuraghe: ora non si sta più in quelle affascinanti torri di pietra, ma nelle macchine-scatolette arroventate al sole o in loculi di 40 mq., accatastati non come le nobili pietre nuragiche ma come formiche in mezzo al nulla. La Regina non è sempre così polemica come in questo periodo, ve lo assicuro: ma da qualche tempo una delle sue granitiche certezze, cioè la passione per la città, ha cominciato a vacillare. Sarà che è un periodo di piccoli-grandi cambiamenti, sarà che come sempre accade le cose succedono tutte insieme, fatto sta che la Regina, che ha sempre amato molto quella che considera la sua città, ora ci sta un po’ stretta. Probabilmente è un effetto dello stress post-traumatico da rientro dalle ferie, o forse dal desiderio di cambiare qualcosa. In casa si soffoca, e anche le strade sembrano strette, trafficate, bisogna guardarsi intorno continuamente, non c’è un attimo di pace e di silenzio. Queste ultime settimane di mare, di pochissima TV e zero pc, di molto sole e di molto verde, anche solo da guardare, mi stanno facendo uno strano effetto, anche fisico…per ora ho risolto così: in preda a un raptus sono entrata in un grande magazzino e ho comprato lenzuola color tortora-mattone, cuscini in tema, due inutili cestini verdi in paglia, e ho dato appuntamento per la prossima settimana a un fantastico tappeto verde in ciniglia (!!).
Male che vada (cioè se questa strana sensazione di amore per la Natura continua), almeno mi sarò già portata avanti con il rinnovo pre- autunnale del mio piccolo nuraghe metropolitano…
(Grazie a Sandro per il titolo)
(la foto è di F.Sanna)