La Saga di Accozzolo parte II

Accozzolo faceva parte di una famiglia nobile del casato di Accozzonia, conosciuta in tutto il bosco fatato per la tradizione immemorabile, ovviamente a memoria di nanetto, s’intende, di tramandare come se fosse un diritto ereditario (e in un certo senso lo era, poveri nanetti ingenui) il posto di lavoro.
A proposito di memoria, fra le poche cose che sappiamo dei nanetti da giardino vi è la loro millenaria speranza di vita, di solito spesa quasi tutta cercare lavoro: insomma, di tempo ce n’era in abbondanza, per immagazzinare montagne di ricordi e per osservare le complicate tradizioni delle caste nanette più alte, soprattutto riguardo a quella cosa lì, evanescente e mitica: il “posto” di lavoro.
Ebbene sì: quel misterioso “posto” di cui parlavano le nonne nanette ai nipoti nanetti quando questi tornavano dalle lontane foreste del nord con una laurea in Nanettologia Elettronica o in Leggi Nanettose. Non sapevano, le nonne nanette, che era finito il tempo d’oro in cui studiare dava ancora una speranza di vita migliore o almeno quella di non dover più dipendere dalla paghetta elargita in occasione della Festa d’Inverno o dei compleannoli.
Il buon Accozzolo viveva nella serena consapevolezza che lui sarebbe comunque caduto in piedi, quei piedi calzati da stivaletti rosso fiammante che con i loro 7 cm di tacco nascosto costituivano un articolo vendutissimo nel negozio in pieno centrobosco, chissà poi perché. E aveva visto giusto: dopo la sua laurea, presa con molta calma per dare bene gli esami, sostenne un concorsolo che aveva, appunto, qualcosa di fiabesco. Lo superò senza difficoltà e occupò un posto nella pubblica amministrazione della Foresta pianurosa, mentre molti suoi amici nanerottolosi si rassegnavano ad un part-time nei call center (sai che palle,chiamano solo gli scoiattoli per sapere il periodo di maturazione ottimale delle ghiande) o cominciavano a fumare crack per reggere lo stress di tre lavori e la capanna da tenere pulita. Ma qualcosa stava per turbare la serena spensieratezza (ereditaria anche questa) di Accozzolo….

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